Tre reti Kalinic, due Cutrone, zero André Silva: il reparto offensivo del Milan, in campionato, stenta parecchio. Colpa di Montella?
Il Milan ha un problema. In realtà ne ha molti di più, ma ce n’è uno in particolare che balza subito agli occhi, basta spulciare la classifica dei bomber di Serie A. Fin qui, dopo dodici giornate di campionato, i centravanti rossoneri hanno messo a segno la miseria di cinque gol complessivi (tre Kalinic e due Cutrone, mentre André Silva è ancora a secco). Tanti quanti Suso, che di professione fa l’esterno e non certo l’attaccante centrale. Insomma, numeri alla mano, l’attacco del Milan latita. È tutta colpa dei singoli? Con ogni probabilità, no…
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Storicamente, le punte agli ordini di Montella hanno spesso sofferto. È successo lo scorso anno con Bacca, ma non solo. Con l’Aeroplanino, infatti, hanno sofferto anche centravanti del calibro di Quagliarella, Eder e Babacar. La questione, dunque, è molto più ampia. A quanto pare, il gioco del tecnico campo tende a penalizzare gli attaccanti. Come detto, un problema grosso così, che Montella dovrà provare a risolvere. Perché l’attacco del Milan non può fare affidamento solo sulle qualità di Suso. Tra l’altro, dopo aver speso oltre 50 milioni di euro per due giocatori come André Silva e Kalinic, sarebbe a dir poco paradossale.